L’EQUIPAGGIAMENTO DELL’ ESCURSIONISTA
Una delle cose fondamentali che l’escursionista, che sia agli inizi o che si tratti di un esperto,
deve conoscere è l’equipaggiamento, necessario per ogni attività outdoor.
Scegliere l’abbigliamento da Trekking, se conosci alcune regole, è molto semplice.
Lo sappiamo: la preparazione psico-fisica e la conoscenza non sono sufficienti a rendere un’escursione divertente e al tempo stessa sicura; assume quindi grande importanza proprio l’attrezzatura, l’abbigliamento e i viveri che ci portiamo al seguito.
La loro scelta e preparazione va effettuata con cura, perché da essa può dipendere il grado di sicurezza dell’attività (per noi e per gli altri). Non sono rari infatti i casi di disagi o infortuni dovuti a una scarsa attenzione oppure a un equipaggiamento incompleto o non idoneo. Senza cercare esempi “estremi” come l’alpinismo o il canyoning è sufficiente dimenticare un berretto con visiera in una soleggiata giornata d’estate per rendere una banale passeggiata in campagna il preludio di un’insolazione! Vediamo dunque alcuni aspetti da considerare per equipaggiarsi correttamente.
Conoscenza e consapevolezza delle proprie esigenze, proprie capacità e dei propri limiti
Vi sono materiali universali che sono utili in ogni tipo di escursione, come l’acqua, le bevande energetiche, che non devono mai mancare, nemmeno se siamo escursionisti esperti e resistenti e non avvertiamo lo stimolo della sete; è importante essere sempre idratati. Soprattutto se si è sudati non bisogna bere velocemente; l’acqua va assunta più volte ma a piccoli sorsi, per evitare congestioni intestinali.
L’alimentazione è altrettanto importante: prima e dopo un’escursione è utile una dieta varia che apporti all’organismo proteine, carboidrati, vitamine e così via. Durante un’attività impegnativa come un trekking, una scalata o un’esplorazione speleologica bisogna dare energia al corpo senza appesantirsi: allo scopo occorrono alimenti energetici e poco ingombranti (in modo da ottimizzare lo spazio nello zaino) come barrette di cereali, di cioccolato o frutta secca ( fichi secchi, mandorle, nocciole, albicocche disidratate, ecc). Questo tipo di alimenti costituiscono un ottimo carburante per i nostri muscoli.
L’abbigliamento
Va adattato alla zona in cui ci troviamo (alta montagna, collina, mare, bosco fitto o campi aperti, ecc) e alla stagione; in linea di massima ci sono però elementi necessari in ogni caso, come:
Le scarpe. Quelle a suola liscia o da ginnastica non sono adatte, poichè nella stragrande maggioranza dei casi si percorrono sentieri sterrati, rocciosi, con dislivelli più o meno accentuati e possibilità di terreno reso scivoloso dall’acqua o dall’umidità. Occorrono scarpe a suola robusta e “rugosa”, cioè con scanalature che aumentano l’aderenza al terreno; collo alto per proteggere le caviglie da eventuali distorsioni, punta robusta per proteggere il piede dagli urti contro le rocce. Le scarpe da trekking sono dunque necessarie. Inoltre, per attività particolari possono servire scarpe chiodate come gli scarponi da alpinismo, scarpe morbide e flessibili per l’arrampicata o scarpe impermeabili (usate ad esempio da chi esplora le forre o pratica il torrentismo).
Il vestiario. Bisogna vestirsi a strati, tenendo in considerazione i cambiamenti della temperatura nell’arco della giornata (mattina presto – mezzogiorno ad es.), oppure avremo bisogno di vestiti più pesanti in una zona umida e ombreggiata come un bosco d’alto fusto, mentre in una zona a vegetazione rada come un altopiano potrebbe rendersi necessario alleggerirsi. In estate, in zone soleggiate, un berretto con visiera è indispensabile, spesso anche della protezione solare. I raggi solari possono essere molto più intensi in montagna che non sul mare. E’ preferibile avere T-shirt traspiranti e non in sola fibra sintetica, e pantaloni comodi e resistenti. In montagna o d’inverno sono utili i pile o i giubbotti a guscio con interno in pile, per proteggersi dal freddo. Passamontagna, berretti di lana, guanti e scaldacollo sono utili allo stesso scopo.
In determinate zone come un bosco, soprattutto se presenta un sottobosco fitto come le aree a macchia mediterranea è sconsigliato indossare pantaloncini corti, anche in piena estate; le gambe sarebbero esposte a graffi di arbusti spinosi, punture d’insetto e così via.
Portare al seguito sempre una giacca a vento/impermeabile, in caso di precipitazioni improvvise, ormai sempre più frequenti anche a causa dell’accentuarsi dei cambiamenti climatici.
I materiali
Senza entrare nel dettaglio sul materiale necessario per attività specifiche come l’alpinismo, la speleologia, il canyoning, ecc, che richiedono anche dei corsi appositi per avvicinarsi a questo tipo di discipline, vediamo l’equipaggiamento fondamentale per l’escursionismo in generale:
Lo zaino va scelto in funzione del tipo e della durata dell’escursione, quindi per un trekking di alcuni giorni serve uno zaino di buona capacità, ad esempio da 70-80 litri. Se invece si tratta di un’escursione di poche ore è sufficiente uno zaino più piccolo. Bisogna portare al seguito il giusto carico, evitando di appesantirci con roba inutile.
Laddove possibile, bisogna dotarsi di una carta topogafica della zona in cui faremo attività, soprattutto se è un luogo che non conosciamo bene e non c’è con noi una guida esperta del posto. La carta va letta attentamente, vanno compresi i simboli della legenda e individuati subito dei punti di riferimento (ad esempio un centro visite, un rifugio montano, un sentiero caratteristico, ecc).
La bussola è un altro strumento fondamentale che va abbinato alla mappa.
negli ultimi anni sta avendo sempre più successo l’uso di dispositivi GPS (Global Positioning System), che con un minimo errore strumentale consentono di determinare con grande accuratezza la nostra posizione; sono disponibili un pò dovunque sul mercato, di varie tipologie. Il loro uso è facile da apprendere e sono poco ingombranti, aspetti che rendono questi dispositivi di grande utilità.
Materiale da pronto soccorso. Anche nel caso di visita guidata in un parco attrezzato è comunque utile che ogni escursionista porti con sé un minimo di materiale per prevenire eventuali infortuni o per medicare piccole ferite: cerotti, garze, del disinfettante, pomata per punture di insetto, ecc.
Materiale facoltativo: si tratta di oggetti non indispensabili ai fini della sicurezza, ma sicuramente importanti per dare un valore aggiunto all’escursione. Un binocolo ad esempio diventa prezioso in attività di birdwatching, mentre la macchina fotografica consente di immortalare paesaggi tipici, animali e così via. Anche dei manuali da escursionismo o libri sulla flora, la fauna e le caratteristiche morfologiche del luogo che stiamo visitando diventano utili, per arricchire il nostro bagaglio culturale e renderci più informati e preparati sull’attività che faremo.
Se si tengono in considerazione questi principi semplici ma essenziali, un’escursione ci darà grandi soddisfazioni riducendo al minimo gli imprevisti, e vivendo a pieno l’avventura a contatto con la natura.
Alessio Lacirignola
Vice-Presidente Pugliavventura
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